19 giu 2009

COMUNICATO STAMPA - Sicet e Cisl: “Favorevoli alla vendita degli alloggi comunali, ma solo per finanziare nuova edilizia residenziale pubblica”




Foggia, 19 giugno 2009

“La vendita degli alloggi del comune di Foggia è un’iniziativa positiva, ma non può essere l’occasione per consentire, come ipotizzato dal CDA della società “Foggia cartolarizzazione”, l’ingresso di nuova finanza nelle casse comunali”. E’ quanto affermano Angelo Sgobbo, segretario territoriale del Sicet (Sindacato Inquilini Casa e Territorio), e Carla Costantino, segretario territoriale della CISL, in merito all’annuncio, dato dal comune capoluogo (per la quarta volta in tre anni), di avvio delle procedure di vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP). A tal proposito, Sicet e Cisl di Foggia ribadiscono ed ammoniscono al “rispetto dell’obbligo di legge che tale operazione sia indirizzata a reinvestire il ricavato per la costruzione di nuovi alloggi popolari, vista anche la notevole e crescente domanda abitativa”. Sicet e CISL confermano quindi il proprio assenso “alla possibilità per gli inquilini delle case comunali d’acquistare le abitazioni in cui vivono a prezzi inferiori a quelli che il mercato oggi impone (il risparmio sarà del 30% del valore di mercato dell’immobile). Soprattutto considerato – continuano i sindacati - il momento delicato che il sistema economico sta attraversando, che ha ulteriormente impoverito le fasce deboli della società, le quali non riescono più ad accedere ai mutui casa, né possono permettersi fitti in esponenziale aumento, come rilevato dall’incremento, nell’ultimo anno, delle procedure di sfratto, che nella città di Foggia sono cresciute del 121%”. Pertanto, pur accogliendo favorevolmente la vendita degli alloggi attraverso un canale di sconti per chi abita questi alloggi, Sicet e Cisl di Foggia sono “fortemente contrarie a destinare il ricavato della vendita dei circa 800 alloggi, per un introito non inferiore a 40 milioni di euro, al risanamento di un bilancio comunale sempre più in rosso. Si tratta - secondo i segretari Sgobbo e Costantino - di un operazione che la legge non consente, ed alla quale già l’Assessore regionale all’Urbanistica ha negato l’assenso in altre occasioni. Lo scenario di grande emergenza abitativa rende più necessario – rilevano Sicet e Cisl di Foggia - un incremento del patrimonio di ERP e non di smobilitazione. Vista la recente normativa e le risorse messe in campo dalla Regione Puglia – concludono i sindacati - ci sono margini positivi, utilizzabili anche nel breve periodo”.

Interviste al Segretario Generale del SICET - Guido PIRAN


RAI TRE

RADIO 1 - GR1 del 18/06/09

17 giu 2009

Dichiarazione di Guido Piran Segretario Generale SICET

“CASA: BOOM SFRATTI MOROSITA’

SONO 140 MILA LE RICHIESTE DI ESECUZIONE

E CON LA CRISI CRESCERANNO ANCORA” !

Dice Guido Piran Segretario Generale del sindacato inquilini della CISL commentando i dati provvisori del Ministero dell’Interno sugli sfratti. “La crisi economica sta colpendo pesantemente le famiglie in affitto, uno dei segmenti sociali più deboli. I loro redditi annui, per il 66% sono inferiori a 20 mila euro, e quindi con il livello del caro affitti del mercato privato era prevedibile una fortissima crescita degli sfratti per morosità che rappresenta ormai l’unica motivazione dei provvedimenti”. Continua PiranLe richieste di esecuzione hanno raggiunto quota 140 mila. E’ un dato però destinato a crescere, visto che i dati del Ministero dell’ Interno sono provvisori, mancando all’appello ancora molti provvedimenti e non comprendendo tutte le città”. Una elaborazione del SICET segnala che tra il 2007 e il 2008 i provvedimenti emessi sono cresciuti del 20% mentre le richieste di esecuzione hanno visto un aumento del 30%. Gli sfratti eseguiti in Italia nel 2008 sono stati 25 mila, oltre il 12% in più sull’anno precedente, il 90% a causa della morosità .

Analizzando alcune città. A Venezia, gli sfratti emessi salgono del 261%. In Emilia, Modena vede un + 50% delle richieste di esecuzione. Mentre a Roma il medesimo dato tocca quota 53 mila che segna un + 171%. Dati preoccupanti a Napoli con 1800 esecuzioni di sfratto e la Puglia dove l’emergenza è più marcata con aumenti a tre cifre. Palermo e Catania ai primi posti in Sicilia con rispettivamente 1700 e 2400 sfratti.

“Il 2009 sarà peggiore” continua Il segretario del SICET “dal nostro osservatorio prevediamo una ulteriore crescita per i provvedimenti di sfratto, stimabile tra il 15 e il 20% e tutta nel capitolo della morosità. Nel settore dell’affitto vivono le famiglie italiane più deboli economicamente, quelle che negli anni del boom non sono riuscite ad acquistare la casa e vedono una forte riduzione dei redditi precari” .

Per Piran: “l’occasione della prossima scadenza della proroga degli sfratti del 30 giugno deve essere colta per comprendere anche la morosità. Il problema poi, non deve essere solo rinviato di qualche mese, è necessario che il Governo e il Parlamento intervengano con misure che riducano questo dramma. Serve un fondo di contributi per l’affitto con più risorse e una maggiore offerta di case di edilizia pubblica assieme ad una nuova legge sulle locazioni private che riduca il costo degli affitti”.

Roma, 17 giugno 2009

9 giu 2009



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8 giu 2009

Manifestazione nazionale indetta dalla FNP CISL


Il SICET aderisce alla manifestazione nazionale
indetta dalla FNP CISL
per l’11 giugno 2009 a Roma a Piazza del Popolo

condividendo

• la necessità di un generale recupero dei redditi da pensione sull’inflazione reale
• la realizzazione di un sistema di welfare inclusivo rivolto in particolare alle persone non autosufficienti

Il SICET individua all’interno delle proprie strategie
un particolare settore d’intervento
contro la non autosufficienza abitativa della popolazione anziana,
che può essere causata da:

• Non autosufficienza economica;
• Non autosufficienza psico-fisica conseguente a problemi di salute;
• Inadeguata localizzazione dell’alloggio nel tessuto urbano;
• Insufficiente accessibilità, fruibilità e funzionalità dell’alloggio in relazione alle esigenze individuali o familiari.

Un’incisiva azione nei confronti della qualità abitativa, pur non essendo risolutiva di tutti i complessi problemi della non autosufficienza, costituisce un elemento qualificante dell’intervento politico e sindacale a favore degli anziani.
In particolare il SICET propone:
- Di ridurre l’incidenza degli affitti sul reddito delle famiglie attraverso la riforma della legge sulle locazioni private, attraverso un’unica tipologia contrattuale a canone concordato, favorendo gli accordi territoriali con premialità fiscali ai proprietari e detraibilità dell’affitto per gli inquilini;
- Di aumentare lo stanziamento per il Fondo sostegno all’affitto fino a 500 Milioni di euro l’anno per aiutare le famiglie incapienti e in difficoltà economica;
- La regolazione in sede locale dell’utilizzo della forza pubblica nella esecuzione di tutte le tipologie di sfratto garantendo il passaggio da casa a casa;
- Di aumentare la dotazione di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata a canone sociale commisurato al reddito delle famiglie;
- La realizzazione di un programma di interventi di rigenerazione urbana dei quartieri popolari e delle periferie in crisi, per la riqualificazione ambientale ed energetica, e la dotazione di servizi sociali, da realizzare con il coinvolgimento della popolazione nella progettazione partecipata e democratica.

Il SICET si appella

ai gruppi parlamentari, alle rappresentanze sociali, alle associazioni del volontariato sociale, in particolare a quelle che agiscono in difesa dei più poveri e degli anziani in difficoltà, affinché facciano sentire la propria voce per modificare l’impostazione del Piano casa del Governo, per impedire un’ulteriore cementificazione del territorio e indirizzare le risorse alla soluzione delle problematiche economico/sociali collegate alla non autosufficienza abitative della popolazione anziana.