29 set 2010

4 ottobre 2010 giornata internazionale degli inquilini

Le Nazioni Unite hanno fissato il primo lunedì del mese di ottobre, di ogni anno, una giornata in tutto il mondo per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sui temi dell’ambiente e dell’affitto.
L’idea è di riflettere sullo stato delle nostre città e il diritto fondamentale di tutti, a un alloggio adeguato. Questo momento è inoltre destinato a ricordare al mondo la sua responsabilità collettiva per il futuro dell’habitat umano.
Quest’anno le Nazioni Unite hanno scelto un tema e uno slogan: “Better City, Better Life” migliori città, migliore vita, per evidenziare la nostra visione collettiva di un mondo urbano sostenibile, che sfrutta le potenzialità e le possibilità, mitiga le diseguaglianze e le disparità, e fornisce una casa per persone di tutte le culture, razze, età, ricche e povere.
La giornata internazione dell’inquilino è sostenuta anche dallo IUT (Unione Internazionale degli Inquilini) e verrà celebrata anche in Italia con alcune iniziative unitarie di Sunia, Sicet e Uniat.

18 giu 2010

COMUNICATO STAMPA

Roma, 16 giugno 2010

MANOVRA: PREVISTI TAGLI AL FONDO PER GLI INQUILINI IN DIFFICOLTA’.
SUNIA, SICET E UNIAT UIL: LE RISORSE SI RECUPERINO DAL CONTRASTO ALL’EVASIONE NEGLI AFFITTI.


I tagli della manovra andranno a colpire anche il fondo di sostegno per gli affitti. Il contributo, che viene erogato agli inquilini in difficoltà nel pagamento del canone a causa della forte incidenza tra l’affitto e i loro redditi, nel 2011 scenderà all’irrisoria somma di 98 milioni di euro. Ma le sforbiciate al sostegno delle famiglie in affitto non si fermano qui. Con la riduzione dei trasferimenti alle regioni, commentano i Segretari Generali di SUNIA, SICET e UNIAT UIL: Chiriaco, Piran e Pascucci gli inquilini verranno penalizzati due volte. Molte regioni infatti hanno già annunciato il taglio alle loro politiche sociali ed in queste rientrano anche per la loro quota i contributi per l’affitto.
Una situazione incompatibile, hanno dichiarato i sindacati inquilini, con i dati drammatici del disagio abitativo che indicano, attraverso i 120 mila sfratti per morosità, le difficoltà di chi perde occupazione e casa.
Il paradosso per SUNIA, SICET e UNIAT UIL è che le richieste del fondo tra il 2000 e il 2009 sono salite del 300%, raggiungendo quota 320mila, mentre i finanziamenti nello stesso periodo sono scesi del 60%, nel 2000 erano 361 milioni di euro.
Per i sindacati è necessario, in questa fase di pesante disagio abitativo, aumentare il sostegno agli inquilini e la strada da percorrere per trovare le risorse è quella della lotta all’evasione, particolarmente presente negli affitti. Tracciabilità e contrasto di interessi sono le due parole d’ordine di SUNIA, SICET e UNIAT UIL. E’ necessario che in sede di conversione, il Parlamento introduca l’obbligo di pagamento dell’affitto con modalità tracciabili. SUNIA, SICET e UNIAT UIL ritengono prioritario assicurare la calmierazione del mercato degli affitti rafforzando il canale concordato anche attraverso la cedolare secca sui redditi da locazione assieme a detrazioni a favore degli inquilini, in misura analoga a quella dei mutui. L’insieme di queste misure consentirebbe di completare l’intervento anti evasione.
Un miliardo di euro è la stima del possibile recupero attraverso queste misure, risorse utili al Paese per un sostegno alle politiche abitative pubbliche.

5 mag 2010

Crescono del 18,74% gli sfratti in Puglia nel 2009: SICeT Cisl di Puglia, occorrono misure urgenti per i ‘senza tetto’

Se il 2008 è stato l’anno che ha fatto registrare una vera e propria esplosione degli sfratti per morosità in Puglia, nel 2009, dai primi dati diffusi dal servizio statistico del ministero degli Interni, la tendenza si attesta verso una ulteriore crescita dei provvedimenti di sfratto pari al 18,74% contro una media nazionale del 17,58% .
A livello provinciale la variazione rispetto all’anno precedente vede la provincia di Foggia influenzata negativamente da un + 111,81%, Bari l’8,50%, Lecce e Taranto rispettivamente + 4,53% e + 18,64%, mentre solo la provincia di Brindisi fa registrare un meno 24,49% a causa del record negativo di sfratti nel 2008.
Tra le regioni meridionali la Puglia si colloca tra le prime posizioni per numero di sfratti preceduta solo dalla Basilicata (+ 20,31%). Mentre al Sud la Campania segna un + 10,75%, la Calabria +3,25% e la Sicilia + 11,29%.
Altro dato inquietante riguarda le richieste di esecuzioni degli sfratti che in Puglia sono aumentati del 47%.
“Per il SICeT Cisl di Puglia – secondo il Segretario generale, Paolo Cicerone – occorre, come più volte denunciato, che Governo e Regione, insieme ad una politica abitativa finalizzata a soddisfare le esigenze di lavoratori, pensionati, immigrati e giovani, producano provvedimenti mirati alla morosità incolpevole per contrastare efficientemente il dilagare di chi resta senza un tetto”.

1 mar 2010

BAGNASCO IN VISITA ALLA MENSA DEI POVERI

«Immigrati, accoglienza nel rispetto delle
regole»
L'integrazione «è un processo insito nel Vangelo e nella fraternità cristiana» ma, per essere attuato
al meglio, esige «educazione e rispetto delle regole, dei principi, della sicurezza e dell’ordine». Ad
affermarlo l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ieri mattina
a Genova, in occasione dell’avvio della campagna "Zero poverty" promossa da Caritas Europa in
collaborazione con le Caritas nazionali. «L’integrazione - ha aggiunto - comporta diritti e doveri da
tutte le parti» e «la carità evangelica è andare incontro a chi ha bisogno, nel rispetto delle regole,
dei principi, della sicurezza e dell’ordine». Rispondendo ad una domanda in merito ai disordini di
sabato sera in via Padova a Milano, il cardinale ha citato l’esempio dei numerosi centri
d’accoglienza ecclesiali nei quali «si viene accolti», si trovano «una parola buona, accoglienza,
fraternità ed un pasto, ma ci sono anche delle regole». «Questo - ha affermato - è educativo e mi
pare che sia l’esempio di quello che è un processo inevitabile, necessario e irrinunciabile
d’integrazione».
Certo, ha aggiunto il presidente della Cei, «le condizioni di povertà e di miseria non aiutano la
convivenza perché possono acuire paure, aspettative e reazioni» e, tra queste condizioni,
l’emergenza abitativa è al primo posto, assieme al lavoro. «Il problema della casa - ha affermato
ancora il porporato - è un problema crescente» e rappresenta «un’emergenza a cui bisogna dare
assolutamente una risposta urgente, sia per quanto riguarda gli alloggi disponibili, che spesso ci
sono ma sono vuoti, sia per quanto riguarda gli affitti». Affitti, che troppe volte, sono "stratosferici".
«Ci sono famiglie - ha proseguito - che non riescono, e non possono oggettivamente pagare certi
affitti» e in simili circostanze «non è possibile pretendere il pagamento, soprattutto quando la
proprietà è di enti pubblici».
In merito alla campagna "Zero poverty", lanciata dalla Caritas, per far conoscere la povertà e per
rendere consapevoli che l’esclusione sociale non è un destino ineluttabile, il cardinale Bagnasco
ha spiegato che si tratta di «una iniziativa per sollecitare le autorità europee ed i singoli Stati
membri al fine di attivare politiche sempre più incisive, concrete ed efficaci per il tema della
povertà». Tra gli obiettivi, infatti, vi sono quello di dimezzare, entro il 2015, il numero di minori che
vivono in condizione di povertà, garantire a tutti un minimo di protezione sociale, aumentare la
fornitura di servizi sociali e sanitari e garantire un lavoro decoroso a tutti.
Proprio per testimoniare la vicinanza della Chiesa a coloro che si trovano in situazione di indigenza
e marginalità, il porporato, nella duplice veste di arcivescovo di Genova e di presidente della Cei,
ha condiviso il pranzo di ieri mattina con gli ospiti della mensa gestita dall’Auxilium ascoltando le
loro storie e dialogando con loro. Il menù di ieri prevedeva pasta e fagioli, carne alla pizzaiola,
frutta ed acqua. Unica eccezione rispetto al pranzo standard, è stato il dolce, un tartufo bianco,
gentilmente offerto per l’occasione da uno dei fornitori abituali della mensa.
Durante la presentazione sono stati presentati anche alcuni dati raccolti dall’Osservatorio
diocesano delle povertà e delle risorse. Secondo le ultime stime il 65% delle erogazioni della
diocesi di Genova in aiuto alle persone ha riguardato nel 2009 le spese per la casa e per la sua
gestione, mentre si è abbassata a 45 anni l’età media delle persone senza una dimora. Lo scorso
anno anno, inoltre, si sono rivolte ai centri di ascolto vicariali 5.702 persone per la maggior parte
(80%) donne. Tra coloro che hanno chiesto aiuto il 50% sono italiani. Solo l’Auxilium segue
annualmente oltre 1000 persone (522 sono senza fissa dimora) con un aumento medio annuale di 160 unità.
Adriano Torti
AVVENIRE, 16 FEBBRAIO 2010

25 feb 2010

Piani di Riqualificazione delle Periferie e politiche abitative. CGIL CISL UIL ai Comuni di Capitanata: “Procedere con la concertazione per cantierizz

lunedì 15 febbraio 2010
“Accelerare i tempi per attuare i PIRP in Capitanata”. CGIL CISL e UIL provinciali chiedono alle Amministrazioni Comunali della provincia di Foggia che hanno sottoscritto gli accordi di programma di riqualificazione delle periferie urbane (PIRP), di accelerare i tempi per arrivare quanto prima all’apertura dei cantieri e sollecitano gli Enti ritardatari a completare le procedure per giungere anch’essi alla definizione dei progetti presentati e già approvati dalla Regione.

I Piani Integrati di Riqualificazione delle Periferie sono stati finanziati con la legge regionale del Piano Casa e con i fondi FERS. “Si tratta di un primo risultato positivo – evidenziano le segreterie territoriali CGIL, CISL e UIL - scaturito dalla concertazione tra organizzazioni sindacali e governo regionale che mira, da un lato, alla spendibilità delle risorse disponibili per creare nuove opportunità di lavoro e, dall’altro, a rendere vivibili le periferie degradate”.

In provincia di Foggia, i Comuni che hanno sottoscritto gli accordi con la Regione Puglia sono: Foggia, Torremaggiore, Biccari, Ascoli Satriano, Troia, Candela, Manfredonia, Ortanova, Stornarella, Carlantino. Per gli altri Enti con progetti PIRP approvati (tra cui Cerignola, San Severo, Lucera, Sannicandro, San Giovanni Rotondo, Zapponeta, Stornara) la sottoscrizione potrà avvenire appena completata la documentazione richiesta dalla Regione.

I Segretari confederali di CGIL, CISL e UIL, Salvatore Castrignano, Carla Costantino, Sante Ruggiero, evidenziano “la necessità di procedere con speditezza alle procedure d’appalto da parte dei Comuni assegnatari dei finanziamenti. In questa direzione, è fondamentale – sottolineano i Segretari provinciali – attivare preventivamente, con le relative Amministrazioni comunali, gli specifici tavoli di concertazione, finalizzati alla migliore definizione delle modalità di esecuzione dei PIRP ed al rispetto dei prioritari bisogni sociali, urbanistici, ambientali delle comunità interessate”.

Secondo i sindacati confederali di Capitanata, “è indispensabile promuovere e sostenere politiche di housing sociale con iniziative di risanamento e rilancio urbanistico, che dovranno consentire ai Comuni una disponibilità di un numero adeguato di alloggi da destinare ai meno abbienti”. Inoltre, le organizzazioni sindacali, sottolineano che, “da parte degli Enti Locali, dovrà essere data la massima attenzione, come previsto dalle norme, alla valutazione dell’idoneità delle imprese che andranno ad eseguire le opere, sia a tutela dei lavoratori impiegati, che contro ogni forma di lavoro illegale e per la sicurezza”.

25 nov 2009

DOCUMENTO CONCLUSIVO CONSIGLIO GENERALE

Roma, 24 novembre 2009

Il Consiglio Generale del Sicet, riunito a Roma il 24 novembre 2009, ascoltata la relazione del Segretario Generale, Guido Piran, la approva con l’arricchimento dei contributi dell’ampio dibattito.
Il Consiglio Generale constata la totale assenza di sostegno economico e finanziario da parte dello Stato al comparto abitativo pubblico, nonostante le gravi conseguenze economiche e sociali della crisi stiano colpendo con particolare virulenza le fasce più deboli della popolazione che vive in affitto.
Al contrario, la legge finanziaria per il 2010 prosegue nella riduzione delle risorse del Fondo di sostegno all’affitto, che dalla sua introduzione (anno 1999) ha visto dimezzare le somme stanziate rappresentando, attualmente, l’unico ammortizzatore sociale del caro affitti.
Mentre è all’ordine del giorno del Governo la possibilità di indirizzare risorse, quelle poche disponibili, alla rendita immobiliare attraverso la modifica dell’imposizione fiscale sui redditi da locazione (cedolare secca) senza nessuna previsione di detrazioni fiscali per gli inquilini.
Il Consiglio Generale del Sicet ritiene necessari ed urgenti la promulgazione di un insieme di provvedimenti legislativi ed economici a favore gli inquilini. In particolare un nuovo regime delle locazioni private che preveda un unico sistema contrattuale a canone concertato, in cui lo Stato favorisca la contrattazione tramite forti convenienze fiscali a favore dei proprietari e degli inquilini.
In questo senso il Consiglio Generale del Sicet decide di sostenere attivamente tutte le iniziative di mobilitazione della Cisl per la riforma fiscale che si svolgeranno nei territori a partire dal 27 novembre prossimo.
In particolare il Consiglio Generale Sicet, condividendo l’obiettivo della Cisl di introdurre nuove misure fiscali a sostegno della famiglia, ritiene necessario rivendicare efficaci azioni di contrasto al caro affitti che pesa notevolmente sul reddito dei lavoratori e dei pensionati.
Il Consiglio Generale del Sicet nel denunciare le conseguenze antisociali prodotte dalla fortissima evasione ed elusione fiscale nel Paese, che ammonta ad un quinto della ricchezza prodotta, propone l’introduzione della tracciabilità nei pagamenti dei canoni di locazione, con modalità che provochino un conflitto di interessi tra le parti, ciò è attuabile attraverso una congrua detrazione dal reddito degli inquilini dei fitti pagati, tale da rendere conveniente l’emersione del nero e recuperare risorse da indirizzare alle politiche abitative pubbliche.
Alla luce dell’importante convegno organizzato dal Sicet a Napoli, in occasione della Giornata Internazione dell’Inquilino, il Consiglio Generale del Sicet ritiene urgente per le regioni meridionali l’avvio di interventi di coesione sociale, che contengano programmi di ampliamento dell’offerta abitativa di edilizia sovvenzionata, recuperando patrimonio tramite programmi di riqualificazione e rigenerazione delle periferie urbane sostenuti dai fondi europei e dai fondi aree sottoutilizzate. Tali investimenti oltre all’impatto sociale avrebbero una rilevante funzione anti crisi.
Il Consiglio Generale del Sicet ritiene indispensabile sviluppare sinergie comuni con la Cisl, anche in continuità con la manifestazione nazionale confederale del 10 ottobre u.s. al fine di rimuovere derive xenofobe e razziste che discriminano sull’accesso all’welfare abitativo dei cittadini extracomunitari.

APPROVATO ALL’UNANIMITA’