18 giu 2010

COMUNICATO STAMPA

Roma, 16 giugno 2010

MANOVRA: PREVISTI TAGLI AL FONDO PER GLI INQUILINI IN DIFFICOLTA’.
SUNIA, SICET E UNIAT UIL: LE RISORSE SI RECUPERINO DAL CONTRASTO ALL’EVASIONE NEGLI AFFITTI.


I tagli della manovra andranno a colpire anche il fondo di sostegno per gli affitti. Il contributo, che viene erogato agli inquilini in difficoltà nel pagamento del canone a causa della forte incidenza tra l’affitto e i loro redditi, nel 2011 scenderà all’irrisoria somma di 98 milioni di euro. Ma le sforbiciate al sostegno delle famiglie in affitto non si fermano qui. Con la riduzione dei trasferimenti alle regioni, commentano i Segretari Generali di SUNIA, SICET e UNIAT UIL: Chiriaco, Piran e Pascucci gli inquilini verranno penalizzati due volte. Molte regioni infatti hanno già annunciato il taglio alle loro politiche sociali ed in queste rientrano anche per la loro quota i contributi per l’affitto.
Una situazione incompatibile, hanno dichiarato i sindacati inquilini, con i dati drammatici del disagio abitativo che indicano, attraverso i 120 mila sfratti per morosità, le difficoltà di chi perde occupazione e casa.
Il paradosso per SUNIA, SICET e UNIAT UIL è che le richieste del fondo tra il 2000 e il 2009 sono salite del 300%, raggiungendo quota 320mila, mentre i finanziamenti nello stesso periodo sono scesi del 60%, nel 2000 erano 361 milioni di euro.
Per i sindacati è necessario, in questa fase di pesante disagio abitativo, aumentare il sostegno agli inquilini e la strada da percorrere per trovare le risorse è quella della lotta all’evasione, particolarmente presente negli affitti. Tracciabilità e contrasto di interessi sono le due parole d’ordine di SUNIA, SICET e UNIAT UIL. E’ necessario che in sede di conversione, il Parlamento introduca l’obbligo di pagamento dell’affitto con modalità tracciabili. SUNIA, SICET e UNIAT UIL ritengono prioritario assicurare la calmierazione del mercato degli affitti rafforzando il canale concordato anche attraverso la cedolare secca sui redditi da locazione assieme a detrazioni a favore degli inquilini, in misura analoga a quella dei mutui. L’insieme di queste misure consentirebbe di completare l’intervento anti evasione.
Un miliardo di euro è la stima del possibile recupero attraverso queste misure, risorse utili al Paese per un sostegno alle politiche abitative pubbliche.

Nessun commento:

Posta un commento